Conosci i rischi della presenza di batteri nell’acqua?

L’acqua delle bottiglie

L’acqua che beviamo quotidianamente dalle bottiglie di plastica è controllata, e priva di inquinanti e batteri.

Le analisi sono stampate sull’etichetta, ma non sempre sono aggiornate entro i sei mesi come dovrebbe essere.

I batteri inoltre proliferano in ambienti caldi, pertanto se le bottiglie vengono mal conservate è possibile che questi si formino.

L’acqua di acquedotto

Per quanto riguarda l’acqua di rubinetto questi rischi provengono da altre fonti.

Di norma l’acqua di acquedotto viene per legge controllata periodicamente dal gestore e le analisi pubblicate sui siti dei gestori o del comune.

Inoltre l’acqua è addizionata con disinfettanti a base di cloro per scongiurare la presenza di batteri. 

Le analisi però vengono fatte alla fonte e l’acqua disinfettata a monte dei sistemi di distribuzione.

Se le tubature sono molto vecchie, l’uso non quotidiano e c’è presenza di vasche di accumulo i batteri possono comunque proliferare anche nell’acqua del rubinetto.

Cosi come se sono presenti sistemi di trattamento dell’acqua a base di carbone che eliminano il cloro, e questi non sono installati al punto d’utilizzo quotidiano e sono privi di ioni d’argento. Questi infatti hanno proprietà batteriostatica, pertanto i filtri a carbone addizionati con ioni d’argento evitano la proliferazione batterica all’interno del filtro, rendendo l’acqua sicura anche se priva di cloro.

L’acqua di Pozzo

Altro discorso è l’acqua di diversa provenienza come l’acqua di pozzo o l’acqua di sorgente, laghi o altro. 

In questo caso la presenza batterica è quasi data per assunto e bisogna tenerla in considerazione, anche per la veloce variabilità delle caratteristiche delle suddette acque a causa delle modifiche ambientali che subiscono, come ad esempio la presenza di pascoli o di campi nelle vicinanze della falda o altro.

L’acqua di cisterna o autobotte

In alcune zone del nostro paese infine e purtroppo non è presente una rete di acquedotti perfettamente funzionante o del tutto. Pertanto alcune zone non sono servite da acquedotto con acqua diretta, ma bensì servite (spesso in periodi dell’anno con più siccità) da autobotti o cisterne mobili. 

In tal caso bisogna tenere presente della forte possibilità di presenza di batteri a causa del ripetuto trasbordo da diversi contenitori e dal tempo elevato di conservazione nei contenitori.

Stesso discorso viene fatto per chi ha cisterne di accumulo in casa, anche se l’acqua è di provenienza controllata come un acquedotto.

La Sterilizzazione con lampade UV

Per ovviare a tutte queste possibili problematiche la soluzione più semplice ed efficace è l’installazione di sistemi di trattamento dell’acqua tramite sterilizzazione a raggi UV.

Questa tecnologia abbatte il 99% dei batteri, delle muffe, dei virus e di tutti i microrganismi.

Gli sterilizzatori UV sono molto efficaci e devono essere dimensionati correttamente per avere una resa effettive. L’importanza della portata corretta garantisce la riuscita della sterilizzazione, in quanto l’irraggiamento deve avvenire per un tempo sufficiente in relazione all’acqua passante nel tubo in acciaio.

La manutenzione annuale e la pulizia regolare è molto importante come la limpidezza dell’acqua in ingresso. 

Questo ne permette l’utilizzo anche su acque di pozzo e di cisterna con conclamata presenza di batteri come escherichia coli, enterococchi intestinali, coliformi fecali e legionella. 

In conclusione

In conclusione, l’acqua che esce dai nostri rubinetti è tendenzialmente sicura, controllata e priva di batteri, è però possibile trattarla per renderla ancora più sicura per tutta la famiglia.

Questo può essere fatto anche per le acque non sicure all’arrivo nell’abitazione, tramite sistemi di sterilizzazione.

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